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Employee engagement: i valori fondamentali nell’ufficio diffuso 

Da modello di lavoro “emergenziale”, lo Smart Working si è affermato come paradigma principale nelle “new ways of working”. I risultati di una ricerca condotta dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, mostrano che il lavoro da remoto durante la pandemia ha coinvolto 6,58 milioni di lavoratori tra dipendenti di grandi imprese (97%), pubbliche amministrazioni (94%) e PMI (58%).

In questo periodo, i lavoratori hanno sperimentato un nuovo equilibrio tra vita privata e professionale; di conseguenza, l’attenzione delle aziende si è spostata inevitabilmente sulla ridefinizione del concetto di Employee Engagement.

Le aziende più innovative, avendo compreso il valore del capitale umano, stanno adottando nuove modalità di lavoro in grado di conciliare le esigenze dei dipendenti con quelle del business; l’obiettivo è garantire il benessere organizzativo, inteso come fattore chiave per la crescita economica.

Lo studio dell’Osservatorio Smart Working 2021 rivela che al termine della pandemia le persone che lavoreranno in parte da remoto saranno circa 4,38 milioni. Il modello che si sta affermando nel new normal è l’hybrid work: un lavoro basato su un mix di attività da svolgersi in presenza e a distanza, o all’interno delle proprie abitazioni o negli “uffici diffusi”. Questi hub aziendali sono spazi appositamente studiati e allestiti per accogliere lavoratori che necessitano del supporto tecnologico e organizzativo per ottimizzare la propria attività.

Employee Engagement: lo Smart Working non basta

Lo smart working, tuttavia, non è sufficiente a colmare l’insofferenza degli italiani che pensano di meritare di più nel lavoro (82,3%), come rivela l’ultimo studio condotto dal Censis sulla situazione sociale del paese. Si diffonde, anche in Italia, il fenomeno della “Great Resignation”, ossia il significativo aumento delle dimissioni spontanee malgrado un mercato del lavoro poco incoraggiante. Una ricerca condotta da McKinsey rivela che il 40% dei lavoratori americani è  disposto ad abbandonare il proprio posto di lavoro nei prossimi mesi. Anche i risultati emersi dal rapporto realizzato dal Ministero del Lavoro e Banca d’Italia mostrano che nel nostro paese nei primi 10 mesi dell’anno sono  stati interrotti volontariamente  777.000  rapporti di lavoro a tempo indeterminato, 40.000 in più rispetto a due anni prima. Le cause di tali dimissioni sono espresse nello studio McKinsey sopra citato: “i lavoratori vogliono dare un senso, uno scopo, al loro lavoro. Vogliono connessioni sociali e interpersonali con i loro colleghi e manager. Vogliono provare un senso di identità condivisa. Sì, vogliono retribuzioni migliori, benefit e vantaggi, ma più di questo vogliono sentirsi apprezzati dalle loro organizzazioni e dai loro manager. Vogliono interazioni significative, anche se non necessariamente di persona”.

Di conseguenza, le aziende sono portate a confrontarsi con altissimi costi di turnover e una pericolosa perdita di competitività.

Molte di queste motivazioni rientrano proprio nella sfera dell’employee engagement.

Come mantenere alto l’employee engagement nell’ufficio diffuso

Gli elementi che concorrono a sviluppare employee engagement sono quattro e si riferiscono al livello in cui il dipendente:

  • Si sente impegnato nell’organizzazione;
  • Si identifica con l’organizzazione;
  • È soddisfatto del proprio lavoro;
  • Si sente pieno di energia durante l’attività lavorativa (fonte Harvard Business Review).

Venuta meno l’interazione in presenza, l’employee engagement deve essere necessariamente supportato dall’utilizzo delle nuove tecnologie.

Le piattaforme di social intranet sono tra gli strumenti digitali più utilizzati dalle aziende.  Queste ultime sono l’evoluzione delle classiche reti intranet aziendali e definiscono uno spazio virtuale nel quale tutti i dipendenti possono mantenersi informati sulle novità dell’azienda, conversare tra loro, aggiornarsi sugli eventi in calendario, creando community sempre più coinvolte e fedeli all’organizzazione. Tra gli altri tool ci sono i sondaggi online: semplici e veloci da compilare, consentono ai dipendenti di esprimere le proprie opinioni, il livello di soddisfazione o preoccupazioni e forniscono alle organizzazioni una vasta gamma di informazioni per trovare modi migliori per sfruttare il vero potenziale della forza lavoro.

Le piattaforme di collaboration necessarie a mantenere un livello di efficienza e produttività anche a distanza, sono ormai una necessità. Le piattaforme LMS (Learning management system) per la formazione a distanza consentono ai dipendenti di impegnarsi nella propria crescita professionale.

Engagement aziendale: il futuro è già adesso

Sia che si parli di ufficio istituzionale che di ufficio diffuso, gli elementi che concorrono a sviluppare employee engagement sono dunque i medesimi. La differenza consiste principalmente nelle modalità con cui questi elementi vengono supportati e, poiché la tecnologia è in continua e rapida evoluzione, basti solo provare ad immaginare le avveniristiche implicazioni nell’ambito delle relazioni interpersonali ascrivibili allo spalancarsi del Metaverso, c’è da aspettarsi l’emergere di nuovi modi per sviluppare rapporti tra imprese e lavoratori sempre più coinvolgenti.

Infografica Hub Working la Rivoluzione dei Modelli Lavorativi
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