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Wellbeing aziendale: i tech trend per garantirlo

Il wellbeing aziendale, cioè il benessere dei dipendenti e la loro salute mentale (come illustrato ad esempio in una ricerca di Deloitte), oggi ha assunto priorità per i responsabili delle risorse umane. I risultati dello studio “Five Strategic HR Priorities For 2021”, realizzato dalla società americana di consulenza in ambito HR Future Workplace, evidenziano che il wellbeing dovrà (e deve già) essere al primo posto delle strategie dell’HR. Questa tendenza trova conferma anche dai dati emersi nell’analisi condotta da Indeed, secondo la quale il 67% dei dipendenti intervistati afferma che il burnout è aumentato durante la pandemia.

Employee stressati costituiscono molteplici rischi per le organizzazioni: pericoli che vanno dal calo della produttività ai costi legati al turnover generato da possibili dimissioni. Ecco perché l’attenzione alla promozione del benessere aziendale è fondamentale per sviluppare la resilienza sul posto di lavoro.

I vantaggi del benessere in azienda

La diffusione del concetto di wellbeing aziendale sta velocemente modificando le politiche di welfare all’interno delle organizzazioni. Si sposta, così, il focus da un benessere sostenuto classicamente attraverso benefit, sconti e convenzioni, a favore di azioni specifiche per conferire maggiore centralità della persona all’interno dell’organizzazione. I vantaggi sono evidenti sia dal punto di vista dell’azienda sia da quello del dipendente. Attraverso iniziative a supporto del wellbeing aziendale, i dipendenti sviluppano resilienza fisica ed emozionale, c’è minore rischio di burnout ed assenteismo e un maggior rendimento e  coinvolgimento. Dal canto suo, l’azienda registra una crescita dell’employer branding, poiché diviene un luogo desiderabile per chi è in cerca di nuove opportunità di lavoro, un aumento della produttività e dei ricavi, un risparmio di costi legati al turnover.

Wellbeing aziendale, le tecnologie di riferimento

Se dunque sconti, benefit e convenzioni non sono più gli unici strumenti adatti a favorire il wellbeing aziendale odierno, quali sono quelli che i responsabili delle Risorse Umane possono utilizzare per sostenere il benessere? In loro aiuto oggi arrivano alcune tecnologie che contribuiscono ad assicurare una nuova dimensione di welfare.

App per la salute. Il panorama di queste app è molto ricco e gli esempi in proposito sono tanti. L’italiana Trainect, per citarne una, aiuta le aziende ad aumentare e monitorare il benessere psicofisico, l’affiatamento e la produttività. C’è poi Elevate, una app per l’allenamento della mente personalizzato che prevede meccanismi di gamification per rendere divertente l’attività di ginnastica mentale. Esistono poi piattaforme di meditazione guidata come Headspace e la sua diretta competitor, Calm. Un progetto a parte, che ha lo scopo di raccogliere idee e strumenti in questa direzione, è il Digital Wellbeing Experiments di Google. Rappresenta una sorta di hackathon permanente per radunare spunti interessanti per aiutare (rimuovere il link da questa frase e lasciarlo solo sopra) le persone a trovare un migliore equilibrio con la tecnologia.

Video corsi. Anche i corsi online in modalità micro-learning o in formati più lunghi sono strumenti che trovano una loro diffusione all’interno delle strategie di wellbeing aziendale. Lo stesso LinkedIn, il noto social network dedicato ai professionisti, nella sua ampia offerta di corsi dedica una sezione a Health and Well-Being con diversi titoli: Come avere una settimana lavorativa più felice; Evitare il burnout; Sedia da lavoro: yoga, fitness e stretching alla scrivania; Equilibrio tra lavoro e vita come genitore che lavora da casa ecc.

Dispositivi indossabili. I dispositivi indossabili e le app ad essi collegate possono essere utilizzati per raccogliere dati fisiologici in tanti modi diversi. Ad esempio, un dipendente può utilizzare il proprio smartphone per misurare il proprio stato emotivo attraverso la voce, oppure il proprio smartwatch per monitorare la frequenza cardiaca, la temperatura della pelle e l’attività elettrodermica legata al livello di sudorazione e valutare così il proprio stato di benessere. Tali dati possono essere adoperati dal dipendente stesso per decidere che è arrivato il momento di prendere qualche giorno di ferie o, in forma aggregata e quindi anonima, dal datore di lavoro per fornire ai dipendenti misure immediate a supporto del loro benessere complessivo.

Non solo tecnologia per il benessere aziendale

Certo, per ottenere un buon livello di welfare all’interno dell’azienda non basta solo implementare soluzioni tecnologiche. Un articolo pubblicato sull’Harvard Business Review indica alcune azioni da mettere in atto per migliorare la salute e il benessere dei dipendenti. Tra queste rientrano:

  • mantenere il personale adeguato all’organizzazione in modo che i carichi di lavoro siano ragionevoli;
  •  incoraggiare i manager della propria organizzazione a supportare le esigenze dei dipendenti;
  • adottare misure per promuovere un senso di appartenenza sociale tra gli employee affinché possano sviluppare relazioni di supporto tra colleghi;
  • consentire alle risorse umane una maggiore flessibilità su quando e dove lavorare.

Da qui la necessità di pensare a modelli di lavoro agile sviluppando il concetto di digital workspace che conferma quale debba essere una strategia ottimale per supportare il wellbeing aziendale: un mix di nuovi approcci manageriali e di strumenti tecnologici.

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